Come è fatta una piastra lisciante: struttura e design

Pratica e maneggevole, la piastra lisciante è uno degli oggetti per lo styling personale che difficilmente può mancare nel beauty di una donna. Sul mercato oggi se ne possono trovare di diversi tipi e di differenti prezzi a seconda della qualità dei materiali utilizzati e delle molteplici caratteristiche tecniche. Ciò che conviene sempre tenere a mente prima di effettuarne l’acquisto però è che le piastre, entrando a contatto diretto con i capelli, per non danneggiarne la struttura devono rientrare in una fascia di prezzo perlomeno media.

Struttura delle piastre

Uno degli elementi maggiormente considerati nella scelta di una piastra è sicuramente il rivestimento delle placche interne, quelle per intenderci che stringono il capello al loro interno per dargli la piega desiderata. Queste possono essere di:

  • Ceramica, largamente utilizzata grazie alla sua capacità di diffondere il calore in modo uniforme e di trattare il capello senza danneggiarlo.
  • Titanio, ipoallergenico e molto leggero, è indubbiamente perfetto per lo styling finale di chiome già lisce.
  • Tormalina, capace di rendere la piastra molto più resistente e particolarmente indicata nel trattamento di capigliature difficili e ribelli grazie al suo effetto ionizzante.

A seconda della lunghezza e della ricchezza della propria capigliatura varia poi la struttura della piastra lisciante che si andrà a scegliere. Le piastre provviste di placche di 5 centimetri sono infatti perfette per chiome folte e lunghe; chi invece ha i capelli sottili, porta un taglio corto o semplicemente deve stirare soltanto la frangetta, conviene che rivolga la sua attenzione alle piastre con placche di 3 centimetri.

Altro aspetto da tener presente nella scelta di questo oggetto è che quando quest’ultimo è fuori uso e quindi appoggiato ad esempio su un mobiletto deve mantenere una piccola fessura dalla parte del manico di 1/2 mm. Questo perché se l’apertura fosse maggiore prevederebbe l’inserimento al suo interno di una ciocca di capelli troppo spessa, se fosse invece pari a zero resterebbe aperta in punta e non consentirebbe una stiratura ottimale.

Il design

Forme squadrate o leggermente arrotondate all’estremità: non è solo una scelta di puro design, ma qualcosa che ha a che fare con la funzionalità. Mentre quelle del primo tipo infatti sono perfette per realizzare la classica stiratura o per mettere in piega capelli già lisci di natura, le seconde si adattano a tutti i tipi di chioma e possono essere utili per ottenere anche acconciature più mosse, come onde o effetto frisé.

La giusta temperatura

Le piastre di ultima generazione danno a chi le usa la possibilità di impostare la temperatura desiderata in modo da proteggere la struttura dei propri capelli ed ottenere lo styling auspicato. Orientativamente si va dai 150 gradi per chiome molto sottili ai 180 per quelle normali per terminare con i 200 gradi ed oltre in caso di capigliature più corpose o particolarmente ricce.

Trattamento fai da te

Grazie all’utilizzo di tecnologie sempre più all’avanguardia, diverse piastre sono in grado di combinare alla semplice messa in piega anche uno specifico trattamento di bellezza per i capelli, idratandoli e proteggendoli dal calore. Questo avviene grazie alla presenza sulle placche della piastra di sostanze naturali, quali ad esempio olio di argan, proteine della seta e cheratina, capaci di rendere la chioma sempre morbida e lucente.

La potenza del vapore

Tra le piastre più richieste dalle donne troviamo ultimamente quelle a vapore. Il loro funzionamento dipende da una piccola caldaia d’acqua che una volta arrivata alla temperatura richiesta emana giustappunto il vapore che viene poi erogato attraverso le placche. Di costo abbastanza elevato e scelta molto spesso anche dagli esperti del settore, è il tipo di piastra migliore per i capelli fini, stressati e che tendono a disidratarsi, oltre a considerare il fatto che offre uno styling definito ed indubbiamente di lunga durata.

A livello prettamente professionale ci sono poi le piastre provviste di ionizzatore, un dispositivo che emettendo ioni negativi ridice la carica elettrostatica dei capelli riuscendo a domare al meglio anche le chiome più ricce e crespe.

Guida alla scelta

L’ultima cosa che ci sentiamo di consigliarvi prima di acquistare una piastra per capelli è quella di tener presente alcuni aspetti prettamente pratici quali:

  • La leggerezza. Non è consigliabile usare con frequenza un oggetto ingombrante o eccessivamente pesante.
  • Il rivestimento esterno. Deve essere isolante in modo da non provocare durante l’utilizzo scottature accidentali.
  • La lunghezza del cavo. Più è lungo maggiore è la libertà di movimento mentre si effettua la piega.
  • La qualità del materiali utilizzati per realizzarne la struttura esterna. Robusti e resistenti, devono essere in grado di sopportare sia l’alta temperatura che la tipica umidità di un bagno.

Per chi si sposta spesso poi segnaliamo la possibilità di scegliere dei veri e propri modelli da viaggio le cui misure si aggirano di solito intorno ai 20 centimetri ed il cui peso va dai 100 ai 150 grammi. Parliamo in questo caso di oggetti per la quasi totalità alimentati da batterie al litio e quindi ricaricabili prima di essere posti in valigia.

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